“Vita o teatro?”: la creatività del copione nell’opera di Charlotte Salomon
Rosangela Pesenti*
Riassunto
Charlotte Salomon, attraverso la sua opera, ci ha offerto un’originale esperienza di narrazione del copione ritrovando, nella propria storia, le conclusioni di sopravvivenza che sono diventate una forma di resistenza alle ingiunzioni di morte, consentendole di affermare l’amore per la vita anche contro la tragicità di un destino imposto dagli eventi storici.
Abstract
Through her story, Charlotte Salomon has offered us an original narration experience of the script. She has found in her own life story the necessary conclusions in order to survive, which have become a form of resistance to death enjoinments, allowing her to affirm her love for life against the tragical destiny imposed by history.
Scrive Fanita English:
Precocemente, in generale fra i tre e i sette anni, gli individui elaborano un copione (script) che in qualche modo diventerà la mappa della loro vita, regolando lo strutturarsi del tempo, il tipo di rapporti che allacceranno, i sentimenti nei propri confronti e verso l’ambiente. Il copione è infatti come un calco, una guida che determina il corso dell’esistenza, le crisi e le decisioni future (English, 1998).
Parto da questa citazione, nota in ambito analitico transazionale, perché la correzione di Fanita alla straordinaria intuizione di Berne fa del copione uno strumento concettuale di grande utilità, e non solo in ambito terapeutico, perché la narrazione di sé è parte dell’incessante attività della vita e la consapevolezza delle tracce profonde che la guidano diventa apertura alla visione di nuove opzioni per il futuro.
Leggi tutto “Charlotte Salomon, testimone di vita (2013-2023)”