Sabato santo 20 aprile 2019

Non credo al dio risorto

segregato sull’altare

da riti millenari

mistificanti ipocriti sfarzosi

che hanno derubato

lo schiudersi di vita nuova

nel colore dolce di primavera

intorno all’attesa del pigolio

che schiude le uova

e innalzando a simbolo

l’atroce tortura

hanno imprigionato

un uomo

un figlio

nel luccichio di oro e spade

brandendo la sua morte

per ogni morte futura

Non credo ai riti insulsi del mercato

a cui ci assoggettiamo

involucri del nulla che offende

ogni creatura nel creato

e nulla sa dire di ciò che siamo

il luccichio del nulla

in cui viaggiamo

Mi fido delle donne

che sanno ascoltare

a cui perfino un uomo

crocefisso e torturato

per vivere risorto

si è affidato

Non credo a ciò che l’uomo

ha decretato religione

mi fido della profonda ragione

della vita che ogni donna può ascoltare

nella vita di ogni donna ammutolita

da torture e offese

e di parola in parola

stare accanto

nell’azione quotidiana

della comune resurrezione

Affido le mie parole segregate

alla pioggia, al sole, al vento

alle foglie che risorgono puntuali

e fanno delle nostre brevi stagioni diseguali

l’esistere del nostro umano evento